Nuova galleria immagini - la bottega dei suicidi

Una immagine potente dal film

Il punto di vista di un suicida

Dall'analista

Bravo bambino, è così che si disegna

Una cucina fin troppo luminosa per la città dei suicidi

Un'immagine che ricorda fin troppi quartieri popolari delle nostre metropoli

Per ogni tuo ultimo desiderio c'è la Bottega dei Suicidi

Chi è Jean Teulé (l'autore del Negozio dei suicidi)

Jean Teulé al salone del libro di Parigi,
marzo 2010 (fonte: wikipedia)
Jean Teule (nato il 26 febbraio 1953, a Saint-Lô, Manche), è un romanziere francese, disegnatore e sceneggiatore nonchè partner dell'attrice Miou-Miou (wiki).

Quasi sconosciuto in Italia è tornato alla ribalta grazie al suo romanzo "Il negozio dei suicidi"dal quale è stato tratto il controverso "La bottega dei suicidi" (recensione).

I suoi romanzi considerati più significativi sono: La Montespan (Il marchese di Montespan , per il quale ha vinto il Gran Premio del Romanzo Storico) e Les lois de la gravité (Le leggi di gravità) oltre naturalmente al Store the suicides (Il negozio dei suicidi).

- Tutti i libri di Jean Teulé -

Foto dal film - La bottega dei suicidi

Veleno per due... un finale così romantico!

Come inizia un disastro

Una bottega devastata

I mestieri si tramandano da padre a figlio

Per un atleta cosa c'è di meglio che una vechia sana katana nelle viscere ?

Picnic in sala

Tempo di regali... REGALI ???

Gallerie immagini - La bottega dei suicidi

Ma uno schelettro può essere impiccato?

Una bottega colorata in una città grigia, peccato che venda la morte

La felicità può fare paura, nella città dei suicidi

Certi bambini andrebbero strangolati da piccoli... vero mamma ?

Sogni di morte

Guardi pure signore, qui troverà tutto quello che le serve per l'ultimo passo
ma con stile!

28 Dicembre, da stasera la Bottega dei Suicidi è in tutti i cinema

Il momento è arrivato per tutti, da oggi il nuovo film di animazione di Patrice Leconte è in tutte le sale
28 Decembre 2012 - dopo le polemiche per il divieto di proiezione per i minori di 18 anni e la successiva marcia indietro della commissione di revisione cinematografica (leggi la news) finalmente tutti potranno vedere nelle sale dei cinema italiani il nuovo film di animazione firmato Patrice Leconte, "La bottega dei suicidi" basato sul quasi omonimo racconto  "Les magasin des suicides" (Il negozio dei suicidi) di Jean Teulé (wiki).

Se non state nella pelle e volete maggiori informazioni:

Immagini dal film - La bottega dei suicidi

Nella bottega dei suicidi non c'è arma che manchi per organizzare al meglio la dipartita

Una dolce frugoletta

Lo sguardo dei due bambini non ha bisogno di commenti, due perfetti candidati a ricorrere alle "cure speciali" dei genitori

Una stanza così ordinata è sintomo di gravi problemi comportamentali... o forse no ?

Non vi ricorda Parigi ?

Nessun dubbio che sia un film "nero"

Ad ognuno la sua morte

La bottega dei suicidi recensione

Ed ora parliamo un po' del film...
Opinioni discordanti dopo la prima nazionale del 21 Dicembre a Roma, un film che si ama o si odia apparentemente. 

Forse la decisione di cambiare totalmente il finale del racconto (Il negozio dei suicidi) di Jean Teulé ha fatto storcere ai più la bocca anche se probabilmente è stato fatto per riequilibrare un po' i toni eccessivamente cupi dell'inizio del film. 
Immaginifico e azzeccato comunque il tratto mentre le musiche, forse colpevole un doppiaggio non all'altezza, sono risultate un po'  sotto le righe (ma chi scrive non ama le canzonette nei cartoni animati). 

Anche se, va ammesso, è difficile che in un film noir la musica sia azzeccata se non in casi rarissimi (come lo stupendo Nightmare before christmas con la voce di Renato Zero a dare vita ed impulso al mortifero Jack Skeleton, signore delle zucche).

Molto apprezzabile l'impianto narativo e la città nella quale si svolge la storia; deliziosa l'idea che il suicidio sia illegale e passibile di multa se eseguito in pubblico e che questa, naturalmente, venga pagata dai parenti del dipartito.

Non convince fino in fondo invece la narrazione leggermente squilibrata e che in più casi mette in scena luoghi, personaggi, situazioni ed immagini decisamente pesanti e slegate da altre parti del film.

Nel complesso un'opera che non riesce ad essere macabra  fino in fondo, ma nemmeno positiva ne grottesca, resta quindi una sensazione di aver visto qualcosa che nonstante le ottime premesse non ha avuto il coraggio di osare. Un film da vedere in ogni caso se non per avere il modo di avveicinarsi all'ottimo racconto (Il negozio dei suicidi) di Jean Teulé.

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